
Obiettivo del progetto è aprire il parco alla città attraverso una ridefinizione del suo limite, il muro, e connettere i flussi ciclo-pedonali che oggi costeggiano il muro senza rapporti visivi con il verde e che invece all’interno del parco perdono la dimensione dello spazio urbano. Il progetto prevede delle “nuove finestre”, attraverso una demolizione selettiva che permetta una maggiore permeabilità visiva con il parco. Al contempo, oltre il muro, l’azione architettonica di paesaggio attua una modellazione del terreno che da vita ad un nuovo paesaggio collinare lineare che permette al fruitore del parco di varcare con lo sguardo il limite del muro. Questa nuova topografia è destinata al playground e alla sosta ombreggiata e articola una spazialità dentro-fuori dall’ingresso al parco posto all’incrocio con via Mattei sino alla nuova piazza-giardino dell’ingresso storico a esedra.
Team: Arch. Marco Rosati, Ing. Tiziano D’Angelo, Arch. Cristian Sammarco, Dott.ssa Rita Bosi, Studio Amati Architetti, Dott.ssa Martina Comis, Geol. Domenico Marchetti.






